Fausto Sarli: l’ultimo grande sarto

Collezione Fausto Sarli
Come poter riuscire a spiegare l’incarnazione della dolcezza e della bellezza assoluta, con poche e limitate parole? Le frasi non riescono a esplicare quanto gli occhi hanno visto, il 26 gennaio, giorno d’inaugurazione dell’Alta Roma, all’auditorium di Roma: Immaginate di veder rivivere le vestali dell’antica Grecia, le vostre nonne che negli anni ’50, giovani e femminili indossavano ancora le gonne, rese gonfie da strati di tulle, simbolo dell’ultimo strascico di femminilità del secolo passato; pensate alla Sicilia del Verga, fatta di donne dai veli ricamati adagiati in testa, come quello della madonna: ebbene, tutto questo, tutta questa femminilità del passato che, il prèt a porter di oggi vorrebbe nascondere dietro l’immagine aggressiva della donna del terzo millennio, è rivissuta e ha calcato la passerella della sala A dell’auditorium, grazie all’ultimo grande sarto italiano; Fausto Sarli.
Si sono visti sfilare tubini di raso nero, dai tagli asimmetrici, che lasciavano intravedere mini pantaloni interamente ricamati, bomber di raso dalle ampie maniche rese ancora più gonfie dai drappeggi; gonne anni ’50 dall’effetto romantic, grazie ai fiori ricamati di pailettes e strass; lunghe tuniche monospalla di raso dalla leggerezza e dall’eleganza di altri tempi; argento lunare per il pizzo ricamato, usato per fasciare il corpo della sirena incantatrice di oggi; abiti da sposa intarsiati di fiori di perle; bustier, giacche e lunghi abiti resi eleganti e raffinati grazie agli strass e alle cuciture nere in evidenza, particolari che rendono femminile e ricercato anche il più classico dei tagli. Finalmente, con Fausto Sarli, la donna può far rivivere la sua peculiare femminilità, indossando abiti che traspirano raffinatezza da ogni millimetro di stoffa e che rendono l’animo e il corpo della donna di nuovo capace di esprimere dolcezza in ogni minimo movimento.

Articoli correlati

Leave a Comment